Cecile Kienge, chiamata “orango”
dall’ebete leghista Calderoli,
dimostra d’essere donna di
rango:
rivendica rispetto per i
ruoli !
Il leghista la ricoprì di
fango
perché rivendicava il “ius
soli”,
ma con un semplice giro di
tango
il Parlamento s’inventa
lacciuoli.
Il caso, discusso in
Commissione,
ha ottenuto il voto contrario
per una giusta considerazione
condivisa da ciascun
Commissario:
non è previsto che in
Tribunale
ci possa metter piede … un
maiale!
VOX
6 febbraio 2015
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